Senigallia la fotografia e la città
La brochure edita da Confluenze, a cura di Simona Guerra
I cambiamenti del territorio senigalliese nelle foto del maestro
Un percorso tra arte, cultura e paesaggio. Il primo itinerario dei luoghi e degli scatti.
L’idea del nostro progetto parte dall’esame di alcune foto di paesaggio scattate da Mario Giacomelli nel territorio di Senigallia. Dall’osservazione attenta delle fotografie siamo risaliti ai luoghi in cui furono scattate. Dal confronto tra immagini di Giacomelli e realtà attuale del territorio, è possibile leggere i mutamenti avvenuti nel tempo a livello del paesaggio, dal punto di vista agricolo, geologico e sociale.
L’iniziativa si rivolge ad una gamma vastissima di persone: dai residenti, agli appassionati di fotografia, agli escursionisti, agli amanti del nostro territorio, ai turisti, alle scolaresche.
E data l’importanza delle tematiche e la fama di Giacomelli, è rivolto a tutto il territorio regionale, nazionale ed internazionale.
Gli obiettivi del progetto riguardano in particolare la possibilità di andare a scoprire e presentare i mutamenti che nel tempo hanno cambiato non solo il paesaggio delle campagne attorno alla città, bensì gli stili di vita, la cultura contadina, le aspettative, il modo di coltivare i terreni, le mutazioni sociali avvenute; il tutto per fare il punto della situazione e poter illuminare i problemi che stiamo vivendo come cittadini e come fruitori del territorio stesso.
Si partirà dall’analisi di alcune foto “paesaggistiche” scattate da Giacomelli nell’entroterra senigalliese, confrontando quindi il luogo com’era e com’è attualmente, da tale analisi verranno poi approfonditi vari temi al fine di capire e far luce sui cambiamenti avvenuti, in particolare:
Cambiamenti del paesaggio
∙ Variazione del profilo dei terreni e cause
. Situazione dei beni immobili (case scomparse, nuove case e tipologia, case dismesse)
∙ Situazione dei beni immobili (case scomparse, nuove case e tipologia, case dismesse)
∙ Situazione delle colture (presenza e/o assenza di storiche colture: canapa, viti, etc.)
∙ Situazione della presenza di flora e fauna (com’era e com’è ed impatto sul territorio)
Cambiamenti nelle tecniche colturali
∙ Metodologie usate ai tempi e moderne tecniche, i risultati (monocolture, biodiversità, pregi e difetti)
∙ Vantaggi e svantaggi delle varie metodologie sia dal punto di vista dei terreni che dei prodotti ottenuti (arature profonde, monocolture coltivate anche in pendenza grazie ai moderni mezzi agricoli, rotazione delle colture, etc.)
∙ Utilizzo dei prodotti chimici e impatto sulla qualità dei cibi, dell’acqua e dei terreni
∙ Cambiamento dello stile di vita dei coloni legato alle nuove tecniche colturali (insediamenti abitativi, nuclei familiari)
∙ Cambiamenti legati ai prodotti finiti (industrializzazione e mercificazione dei prodotti alimentari)
∙ Cambiamento legato alla nuova gestione dei terreni (dai coloni “tradizionali”, della mezzadria, ai terreni lavorati da terzisti) e cancellazione dei legami storici con il territorio
Cambiamenti dovuti a fattori geologici
∙ Analisi dei cambiamenti del paesaggio e del territorio legati a fattori geologici (attivazione argille profonde, idrologia, influenza dei prodotti chimici, etc.)
∙ Cambiamenti dovuti a eventi naturali (terremoti, frane, inondazioni) e relativi effetti (condizioni strutturali dei casali agricoli)
Cambiamenti nello stile di vita
∙ Analisi delle nuove norme sulla sicurezza nei lavori agrari e modifiche dello storico “mutuo soccorso” che rendeva vitale la vita sociale in campagna
Il linguaggio fotografico di Mario Giacomelli tra interpretazione creativa e rappresentazione artistica del paesaggio
∙ La terra che muore
∙ Cos’è il paesaggio e come lo rappresentano i fotografi
∙ Il passaggio senigalliese di Mario Giacomelli
∙ Rappresentazione trasfigurazione del reale in Giacomelli
Il progetto prevede :
∙ attività di ricerca scientifica, l’individuazione di un itinerario,
∙ la produzione di un depliant illustrativo del percorso 3.000 copie,
∙ l’istallazione di pannelli informativi nei sei siti individuati formato 1mt x 1,5mt oppure 2mt x 1,5mt,
∙ la realizzazione del percorso in formato digitale corredato da QR code che permetterebbe di ricevere sul telefono cellulare una ampia serie di informazioni legate a quel particolare punto/stazione (sia informazioni relative alla foto, sia informazioni sul territorio)
∙ la realizzazione di un audio guida,
∙ la stampa di un volume di circa 200 pagine, a cura di Simona Guerra e Marco Lion dal titolo “Mario Giacomelli Terra e Luce I cambiamenti del territorio senigalliese nelle foto del maestro“
∙ la produzione di un video,
∙ la presentazione del progetto in una conferenza pubblica,
∙ l’organizzazione di una prima escursione il giorno 11 ottobre 2020
L’itinerario “Mario Giacomelli Terra e Luce”
Il percorso ad anello che vi proponiamo si sviluppa per circa 10 km in una vasta zona della campagna senigalliese nei dintorni della frazione di Sant’Angelo nella zona sud di Senigallia, a 5 km dal centro, lungo la Strada Provinciale Sirolo Senigallia, in direzione di Ostra.
Si parte dalla prima stazione (A, B) situata nella frazione di Sant’Angelo, all’inizio di Borgo Marzi, nella piazzola di fronte alla scuola primaria.
Per proseguire, si va verso la strada provinciale, si svolta a sinistra e, dopo 100 m, a destra si imbocca Strada del Ferriero. Dopo 30 m si svolta ancora a destra su Strada Costa dei Fabbri e la si percorre fino in fondo dove si trova il B&B Sant’Angelo. Siamo così alla seconda stazione (A, B).
Per raggiungere la terza bisogna tornare sulla strada provinciale e percorrerla verso monte per almeno 1,5 km fino ad imboccare a destra Strada della Querciabella, dopo circa 1,2 km sulla sinistra si trova la terza stazione.
Per raggiungere la quarta ed ultima stazione bisogna proseguire lungo Strada della Querciabella e, al bivio, svoltare a destra su Strada del Crocifisso. Si scende a questo punto per circa 500 m e si raggiunge il luogo in cui l’itinerario si conclude.
Per ritornare al punto di partenza proseguire lungo Strada del Crocifisso per circa 500 m e poi imboccare, sulla destra, Strada della Ruffina che ci condurrà fino alla strada provinciale. Da lì svoltare a sinistra e, dopo circa 400 m, si raggiunge il punto di partenza nella frazione di Sant’Angelo. Le singole stazioni sono segnalate sul posto.
PARTNERS
Archivi Giacomelli, Edizioni Ventura, Università degli Studi di Urbino, Settimana del Pianeta Terra; team di esperti di diverse discipline: Olivia Nesci, geologa docente all’Uniurb; Simona Guerra, critica d’arte; Dimitri Giardini agronomo; Giorgio Sagrati ambientalista; Carlo Vernelli storico; Marcello Principi geologo; Lorenzo Cicconi Massi fotografo; Simone Giacomelli; Valter Bastari pittore; Marco Lion; Stefano Mariani fotografo.